Crocifisso in legno policromo

Titolo: Crocifisso in legno policromo

Autore: Non applicabile (opera realizzata da maestranze locali nel XVIII secolo)

Datazione: XVIII secolo

Tipologia: Scultura religiosa - Crocifisso in legno policromo

Provenienza: Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Barile, Provincia di Potenza, Basilicata, Italia

Descrizione

Il Crocifisso in legno policromo, risalente al XVIII secolo, è collocato sull’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Barile. Questa scultura raffigura Gesù Cristo crocifisso, con un corpo scolpito con straordinaria cura nei dettagli e dipinto con colori vivaci, che ne esaltano l’espressione di sofferenza e sacralità.

Alle spalle del Crocifisso, è posta una tela dipinta a olio, raffigurante la Madonna trafitta da sei spade e San Giovanni Evangelista. La Vergine è ritratta con un’espressione di profonda tristezza, mentre le sei spade conficcate nel cuore simboleggiano i suoi dolori e la sua partecipazione alla Passione di Cristo. San Giovanni, accanto a lei, è rappresentato in un atteggiamento di dolore e contemplazione. Questa scena esprime il tema dell’Addolorata, una delle devozioni mariane più sentite, che sottolinea il legame indissolubile tra madre e figlio nel mistero della Redenzione.

Il Crocifisso e la tradizione della Via Crucis a Barile sono profondamente interconnessi, poiché entrambi richiamano la Passione di Cristo, il suo sacrificio supremo e il dolore condiviso con la Vergine Addolorata. La scultura, con la sua iconografia intensa e commovente, invita i fedeli a meditare sul sacrificio di Cristo e sulla sofferenza di Maria, espressa nel dipinto retrostante. Questo legame di dolore e amore è centrale nella spiritualità cristiana e trova espressione tanto nell’adorazione del Crocifisso quanto nel culto mariano.

Durante il periodo pasquale, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie diventa il fulcro di una tradizione secolare: la Sacra Rappresentazione della Via Crucis, una delle più antiche della Basilicata, le cui origini risalgono al XVII secolo. Ogni anno, il Venerdì Santo, la processione prende il via dalla chiesa alle ore 14:00, con la recita della Passio secondo Giovanni. I partecipanti, vestiti con costumi d’epoca, attraversano il centro storico rivivendo le tappe della Passione di Cristo. Tra i momenti più suggestivi, vi sono la Prima Caduta di Gesù in via Generale Diaz e l’Incontro con la Veronica. Il corteo culmina con l’Incontro di Gesù con Maria Addolorata in Largo Steccato, concludendosi alle ore 18:30 con il ritorno alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Questa tradizione, profondamente radicata nella comunità barilese, non è solo un atto di fede e devozione, ma rappresenta anche un’importante espressione culturale, in cui storia, arte e spiritualità si fondono, testimoniando la vitalità delle tradizioni religiose locali.

San Giovanni Evangelista

San Giovanni Evangelista è una delle figure più importanti del Nuovo Testamento, annoverato tra i Dodici Apostoli di Gesù e tradizionalmente identificato come l’autore del quarto Vangelo, caratterizzato da una profonda teologia e spiritualità.

Secondo i Vangeli, Giovanni era figlio di Zebedeo e Salome e fratello dell’apostolo Giacomo il Maggiore. Inizialmente discepolo di Giovanni Battista, seguì Gesù dopo essere stato chiamato da Lui. È spesso definito "il discepolo che Gesù amava", titolo che evidenzia il suo rapporto privilegiato con il Maestro. Fu testimone di eventi significativi, come la Trasfigurazione e l’agonia nel Getsemani. Durante la crocifissione, ricevette da Gesù l’incarico di prendersi cura di Maria, la Madre di Cristo.

Oltre al Vangelo, a Giovanni vengono attribuite tre lettere (Prima, Seconda e Terza Lettera di Giovanni) e l’Apocalisse, opera contenente visioni profetiche sul destino della Chiesa e del mondo. Il suo Vangelo si distingue per l’accento sulla divinità di Cristo e l’amore come comandamento centrale.

Nell’arte cristiana, San Giovanni è spesso rappresentato come un giovane sereno, talvolta con un calice da cui emerge un serpente, simbolo di un tentativo di avvelenamento da cui uscì illeso. In altre raffigurazioni, appare con un’aquila, emblema di elevazione spirituale, o mentre scrive il Vangelo.

La Chiesa celebra la sua festa il 27 dicembre, mentre in alcune tradizioni è ricordato anche il 24 giugno, giorno della nascita di San Giovanni Battista, con cui è spesso associato nella liturgia.

La figura di San Giovanni Evangelista continua a ispirare fedeli e teologi, incarnando l’amore profondo, la fedeltà a Cristo e il desiderio di comprendere e testimoniare la verità divina.

Iconografia della Madonna Addolorata

L'iconografia della Madonna Addolorata, o Mater Dolorosa, rappresenta la Vergine Maria nel momento del suo profondo dolore per la Passione e la morte di Gesù Cristo. Questa figura ha avuto origine nel Medioevo e ha avuto un impatto significativo nell'arte sacra, specialmente durante il periodo barocco.

Tra gli elementi principali che caratterizzano questa iconografia, vi è il cuore trafitto da sette spade, simbolo dei sette dolori che Maria ha vissuto, come la profezia di Simeone, la fuga in Egitto, la perdita del Bambino Gesù nel tempio, l'incontro con Gesù sulla via del Calvario, la crocifissione, la deposizione dalla croce e la sepoltura di Gesù. Le mani di Maria sono spesso giunte o alzate, esprimendo preghiera, supplica o accettazione del volere divino. Il suo sguardo è generalmente abbassato o triste, riflettendo il profondo dolore e la sofferenza interiore.

In molte rappresentazioni, la Madonna è vestita con abiti scuri o neri, simboli del lutto e della tristezza. Talvolta, è accompagnata da angeli che le porgono strumenti della Passione, come la corona di spine o il chiodo, enfatizzando così la connessione tra il dolore di Maria e la sofferenza di Cristo.

Nel corso dei secoli, l'iconografia della Madonna Addolorata ha subito variazioni stilistiche, ma ha mantenuto costanti gli elementi simbolici legati al dolore e alla compassione materna. Durante il periodo barocco, le rappresentazioni tendevano a enfatizzare l'espressione emotiva e il pathos, con composizioni drammatiche e un uso intenso di luci e ombre.

Fonti e Riferimenti Bibliografici

Sitografia

Codice identificativo: BARL-008

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